
Spray nasale sinusite
Chi ne soffre si lamenta spesso di naso chiuso, sensazione di oppressione al volto e mal di testa.
Parliamo della sinusite: una problematica che colpisce circa il 7% degli Italiani.
Nell’ultimo decennio si è diffusa sempre più e si stima possa rapidamente raggiungere il 20% della popolazione, forse per via dell’inquinamento e dell’aumento della resistenza agli antibiotici.
La sinusite o rinosinusite, è in realtà considerata una complicanza molto frequente delle malattie da raffreddamento.
Si stima che nel 90% dei casi di raffreddore ci sia un interessamento sinusitico. Può però insorgere anche per altri motivi, come allergie, ad esempio. Ma come si sviluppa e come prevenirla?
Vediamo insieme le cause, ma soprattutto i rimedi e i potenziali supporti per prevenire e minimizzare questo fastidioso problema.
La sinusite è un’infiammazione della mucosa dei seni paranasali; si tratta di cavità presenti all’interno delle ossa del massiccio facciale, cioè la parte anteriore del cranio.
Nel nostro corpo abbiamo 4 paia di cavità, e ciascuna prende il nome dalle ossa in cui è contenuta: seni mascellari, frontali, etmoidali, sfenoidali.
La loro funzione è:
Inoltre, i seni paranasali sono collegati alle cavità nasali attraverso dei tubicini che costituiscono un passaggio per il muco.
La mucosa dei seni paranasali, infatti, secerne muco che, in condizioni normali, sfocia dalle narici.
In caso di infiammazione, invece, le mucose si gonfiano, restringendo le cavità e aumentando le secrezioni.
In questo modo, il muco rimane bloccato e si accumula nei seni paranasali, dove può favorire la proliferazione di germi.
Questo ristagno costituisce il substrato ideale per la crescita dei batteri giunti dalle cavità nasali o dalla cavità orofaringea, che, in qualche caso, può dare origine a delle vere e proprie infezioni.
L’infiammazione dei seni paranasali è infatti spesso scatenata da infezioni virali, ma può avere, più raramente, anche origine batterica.
La sinusite batterica si può sviluppare a partire da un focolaio di infezione già esistente, localizzato nel tratto alto delle vie respiratorie o a seguito di interventi a carico delle arcate dentarie, per esempio estrazione o devitalizzazione.
Infine, chi soffre di allergie probabilmente conosce bene il problema, perché la sinusite è spesso associata a riniti allergiche.
Anche asma, poliposi nasale, traumi, infezioni alle arcate dentarie superiori e alcune attività sportive ripetute come il nuoto o le immersioni subacquee, rappresentano tutti potenziali fattori favorenti l’ostruzione al passaggio del muco e lo sviluppo di sinusite.
La rino-sinusite può essere di tre tipi:
Più di frequente, dopo un raffreddore o un’influenza, può capitare che alcuni sintomi persistano nel tempo, anche a distanza di 10-15 giorni.
Nello specifico, potresti accusare:
La sinusite acuta si manifesta per non più di 3 settimane e comporta, di solito, un recupero completo, anche senza l’ausilio degli antibiotici.
I sintomi sono più accentuati e dolorosi rispetto alla forma cronica, per cui spesso chi ne soffre deve ricorrere all’uso di antidolorifici, antipiretici e decongestionanti. Se la sinusite presenta almeno 3 recidive in un anno, allora diventa ricorrente.
Quando la sinusite è correlata a ostruzioni delle cavità paranasali croniche, come i polipi, l’ipertrofia dei turbinati, la deviazione del setto nasale o il perdurare di raffreddore di origine allergica, diventa spesso un problema cronico.
La sinusite cronica è la forma più grave di sinusite perché la sintomatologia persiste per almeno una dozzina di settimane e non sempre risponde alle cure antibiotiche prescritte.
Nonostante la sintomatologia possa essere più leggera e discontinua rispetto alla sinusite acuta, la diagnosi medica è fondamentale per la risoluzione del problema al fine di non perdere tempo con palliativi o “fai da te”, che spesso fanno solo da tampone.
La guarigione, infatti, si ottiene intervenendo sulle cause che solo il Medico può individuare e, in alcuni casi, potrebbe richiedere anche la rimozione chirurgica delle ostruzioni che l’hanno generata.
La sinusite acuta, come abbiamo detto, può risolversi spontaneamente e richiedere solo un supporto contro il dolore (antinfiammatorio) e l’eventuale febbre (antipiretico) accompagnati a detersione nasale.
Se i sintomi persistono o si aggravano, il Medico potrà prescrivere un antibiotico per debellare il batterio responsabile dell’infezione.
Nel caso di sinusite di origine allergica, la terapia può prevedere cortisteroidi o antistaminici, che dovrebbe ridurre i sintomi causati proprio dall’allergia.
In tutti questi casi, i lavaggi nasali con soluzioni isotoniche o ipertoniche, se il muco vira al verdognolo, sono un utile supporto per eliminarlo favorendo anche la riduzione del gonfiore, la rimozione di batteri e virus o il loro attecchimento e infine la diminuzione di secchezza e irritazione delle mucose.
Ci sono delle buone abitudini che possono aiutarti a prevenire la sinusite e che riguardano diversi aspetti della vita quotidiana.