Allergia al polline: sintomi, trattamenti e consigli utili

Allergia al polline: sintomi, trattamenti e consigli utili

Appena arriva la bella stagione, inizi a starnutire ripetutamente ed eviti passeggiate nei parchi o in zone particolarmente ricche di alberi e piante in fiore?

Fin dall’infanzia ricordi una sensibilità più accentuata dei tuoi coetanei nei confronti del polline?

Allora puoi essere tra i 10 milioni di Italiani allergici, che tra Marzo e Aprile devono prestare una particolare attenzione per non compromettere la propria salute

Purtroppo è un dato in aumento, tanto che il polline oggi è considerato uno degli allergeni più comuni per la popolazione europea, con una prevalenza stimata pari al 40%.

Spesso si tende a sottovalutare i sintomi o a non trattarli affatto, pensando che l’allergia al polline sia una condizione da sopportare o si limiti ad una serie di starnuti e congestioni nasali… ma non è così!

La piattaforma di adattamento climatico europeo Climate-ADAPT ha messo in luce come l’allergia sia legata a episodi di cattiva qualità del sonno, alle assenze da scuola per i minori e dal luogo di lavoro per gli adulti, oltre ad un costo sanitario associato in caso di ricovero.

Cos'è l'allergia al polline?

L'allergia al polline è una reazione eccessiva del sistema immunitario all'esposizione al polline di piante, alberi o erbe durante la stagione di fioritura.

Erroneamente, i pollini vengono riconosciuti come sostanze pericolose e, di conseguenza, il sistema immunitario del soggetto allergico produce degli anticorpi del tipo IgE, capaci di rilasciare l’istamina, il mediatore chimico per eccellenza dell’infiammazione.

Tale reazione allergica può causare una serie di sintomi che variano da persona a persona, in base anche al contesto spazio-temporale.

ll ruolo del polline nello sviluppo e nella gravità delle malattie allergiche dipende da numerosi fattori, tra cui la durata dell'esposizione, la sua intensità (relativa alla concentrazione di polline nell'aria) e allergenicità.

Non tutti i pollini, infatti, sono uguali e vengono considerati più o meno allergenici a seconda della quantità prodotta e immessa nell’ambiente, oltre alla capacità di restare sospesi nell’aria o di essere trasportati anche a grandi distanze rispetto alla fonte originaria, grazie alle loro dimensioni.

Le piante selvatiche prive di fiori, sia arboree sia erbacee, sono tra i responsabili diretti delle allergie primaverili, perché non seguono il ciclo dell’impollinazione e bastano folate di vento più intenso per spargere quantità ingenti di minuscolo polline.

Tieniti a distanza da cipressi, betulle e olivi, anche se le più pericolose sono le graminacee, una macrocategoria di specie vegetali, che comprende sia piante infestanti sia i cereali alla base dell’alimentazione mediterranea (frumento, riso, orzo…).

Se sei un soggetto allergico non sottovalutare anche le etichette nutrizionali degli alimenti che consumi, proprio per evitare reazioni allergiche a tavola, e informa amici e parenti preventivamente.

Sintomi dell'allergia al polline

Magari è capitato anche a te di sperimentare una forma di malessere simile all’influenza e al raffreddore, dove però si osservano:

  • Più starnuti di fila;
  • Prurito agli occhi;
  • Irritazione delle vie aeree;
  • Fastidio alla gola;
  • Naso arrossato e che cola.

Inoltre possono sopraggiungere cefalea e affaticamento, legato al bisogno impellente di trovare un sollievo immediato dal prurito diffuso.

Tutti sintomi caratteristici dell’allergia al polline che, in ambito medico, rientra tra i casi di rinite allergica ossia infiammazione delle mucose interne nasali a causa di un allergene, come appunto è il polline.

Come si scopre l'allergia al polline?

Quando un individuo si reca dal proprio Medico curante durante la stagione della fioritura e lamenta i sintomi sopra descritti, il campanello d’allarme scatta immediatamente.

Si approfondisce la storia clinica per avere un’anamnesi completa di ogni possibile informazione utile, che riguarda anche l’eventuale familiarità (c’è qualcuno in famiglia che lamenta gli stessi sintomi o sa già di essere un soggetto allergico al polline?).

Di norma, il Medico di famiglia consiglia una visita più approfondita da un allergologo per effettuare dei test che rappresentano un supporto diagnostico e permettono di avere una diagnosi accurata ed esatta.

Ad esempio, il Prick Test valuta la sensibilità attraverso una manifestazione cutanea quasi immediata: si applica una goccia di allergene sulla cute, all’altezza dell'avambraccio e se compare un piccolo rigonfiamento, il test è positivo.

Il soggetto prova un leggero fastidio, ma non è una procedura invasiva o dolorosa, tanto che si può ripetere nel corso della vita.

Oltre al test cutaneo, l’allergologo può prescrivere anche il dosaggio delle immunoglobuline di tipo E, direttamente coinvolte nella reazione allergica, in questo caso scatenata dal polline.

Si preleva un campione di sangue venoso e dalla concentrazione di questa classe di anticorpi si traggono le conclusioni.

Trattamenti per l'allergia al polline

Trattamenti allergia polline

Esistono diverse opzioni per attenuare i sintomi e trovare un sollievo immediato durante la stagione primaverile, anche se la prevenzione è ciò che davvero rappresenta la svolta per i soggetti allergici.

In caso di necessità, il Medico può prescrivere farmaci antistaminici per ridurre la risposta allergica del corpo e decongestionanti per aiutare a liberare le vie nasali dall'accumulo di muco.

Senza prescrizione medica e privi di effetti collaterali, si trovano in farmacia gli spray nasali isotonici a base di soluzioni saline, efficaci nel detergere e idratare le mucose del naso, riducendo l'infiammazione e il gonfiore causati dall'allergia al polline.

La prevenzione inizia effettuando lavaggi nasali regolari, soprattutto dopo essere stati all'aperto o in prossimità di parchi e giardini in fiore, per ridurre significativamente l'esposizione al polline e alleviare i sintomi dell'allergia.

Utilizzati come parte di una routine di igiene quotidiana, i lavaggi nasali isotonici possono migliorare il comfort respiratorio e contribuire a prevenire il peggioramento delle manifestazioni allergiche.

Un rimedio naturale direttamente dalle nostre nonne è rappresentato dai suffumigi, utili contro la congestione nasale anche se meno pratici rispetto ai lavaggi nasali, soprattutto con adolescenti e bambini.

Oltre ai farmaci e ai lavaggi nasali, tornano utili in caso di allergia alcune accortezze pratiche come evitare di uscire durante le ore di picco del polline e tenere le finestre chiuse, in modo da ridurre l'esposizione.

Inoltre, lavarsi spesso e cambiare gli indumenti dopo essere stati all'aperto ti aiuterà a rimuovere il polline che rischi di respirare anche tutta la notte, depositato tra le fibre dei vestiti o tra i capelli.

Non si guarisce da un’allergia come quella al polline, né si smette completamente di essere allergici o ipersensibili ad un determinato allergene, ma applicando alcune misure preventive e un piano di trattamento personalizzato - concordato con il proprio Medico - si riesce a preservare la qualità di vita e a non considerare la primavera come un autentico incubo!

I prodotti giusti fanno la differenza

Abbiamo visto come l’allergia può essere davvero debilitante per la vita di tutti i giorni e può impedirci di svolgere tante piacevoli attività, come una passeggiata al parco o giocare con i propri figli all’aria aperta.

Esistono tanti prodotti che possono aiutarti a contrastare l’allergia, soprattutto se usati in modo preventivo, e a stare meglio.

Tra questi, non dimenticare di inserire nella tua routine di igiene quotidiana dei lavaggi con uno spray ipertonico a base di acqua di mare che, grazie alla concentrazione superiore di sali, aiuta a drenare i fluidi in eccesso e quindi a favorire l’eliminazione di muco.

Rivolgiti sempre al tuo Medico di fiducia, che saprà consigliarti i prodotti migliori per aiutarti a vivere meglio anche i periodi in cui l’allergia è più acuta.

Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico. Si consiglia sempre la visita medica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.

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